Il Consiglio degli Stati, come già aveva deciso nella sessione primaverile l'altro ramo del Parlamento, ha stabilito giovedì che le persone condannate per delitti gravi non possono godere del diritto all'oblio.
I dati concernenti gli autori di crimini particolarmente odiosi o efferati resteranno quindi registrati nel casellario giudiziale informatizzato fino alla loro morte, come prevede la legge che con quest'ultima questione risolta può ora considerarsi approvata nel suo complesso.
In occasione del loro primo dibattito sul tema, i senatori s'erano invece schierati con il Governo, più indulgente su quest'aspetto (cancellazione dopo 12-25 anni ). Non si tratta di condannare due volte un individuo, né di scadere nel populismo, ma di limitare al massimo i casi di recidiva essendo informati degli antecedenti, ha spiegato il socialista Daniel Jositsch.
ATS/dg