La polizia di Ginevra è sotto pressione a causa dei negoziati di pace sulla Siria che sono in corso nella città. Le autorità, infatti, devono garantire la sicurezza alle delegazioni ospitate in alberghi e altre strutture attraverso l'operazione "Eufrate", che impegna un centinaio di agenti 24 ore su 24 e senza preavviso. Tale dispositivo si attiva a ogni ciclo di conferenze, una quindicina di giorni al mese.
La notizia è stata pubblicata venerdì sulla Tribune de Genève e nell'articolo si sostiene che alcune inchieste devono essere lasciate in sospeso perché pure l'unità giudiziaria è coinvolta nell'intervento, contribuendo con una quarantina di ispettori. Uno di questi ha dichiarato: "Non possiamo piantonare gli ingressi degli hotel lasciando perdere le nostre indagini, che dovrebbero avere la priorità".
La crescita del numero di ore supplementari, poi, sarebbe fuori controllo proprio a causa di "Eufrate", mentre ci si interroga sul perché non siano stati ancora chiamati aiuti esterni data l'eccezionalità della situazione, anche se il servizio stampa rassicura e conferma che c'è la volontà di intervenire.
px