Un esercito più piccolo, meglio equipaggiato e pronto a essere mobilitato rapidamente in caso di eventi eccezionali. Con 35 voti a 3, il Consiglio degli Stati è entrato in materia martedì sulla riforma delle forze armate.
Presentato lo scorso anno dal ministro della difesa Ueli Maurer, il progetto si pone come un compromesso fra chi spinge per un esercito più grande e chi lo vorrebbe invece ridurre ulteriormente. Il dibattito proseguirà giovedì, 19 marzo. La Camera dovrebbe apportare alcune modifiche proposte dalla sua commissione preparatoria. Punto cruciale del nuovo assetto è la diminuzione del numero di soldati che dovrebbero passare dagli attuali 200 a 100'000.
ATS/bin
RG delle 18.30 del 10/03/2015; il servizio di Roberto Chiesa