Svizzera

Si ritorna a Lockerbie

Il Ministero pubblico della Confederazione deve tornare ad occuparsi dell'attentato a un aereo della Pan Am del 1988

  • 13 luglio 2015, 09:02
  • 7 giugno 2023, 10:40
I resti dell'aereo della Pan Am esploso sui cieli di Lockerbie

I resti dell'aereo della Pan Am esploso sui cieli di Lockerbie

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Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) dovrà far riesaminare la denuncia di un imprenditore zurighese contro un ex funzionario della Polizia federale in relazione all'attentato di Lockerbie del 1988. Il procuratore straordinario Felix Bänziger, che lo scorso novembre aveva deciso il non luogo a procedere per avvenuta prescrizione, potrebbe essere stato infatti prevenuto nella vicenda, ritiene il Tribunale penale federale (TPF).

Bänzinger, constata il TPF revocando il non luogo a procedere, aveva già avuto a che fare una quindicina di anni fa con il procedimento elvetico riguardante il timer elettronico di produzione svizzera che sarebbe stato usato per far esplodere la bomba sul Boeing della Pan Am il 21 dicembre 1988 sopra il villaggio scozzese di Lockerbie, causando la morte di 270 persone.

Nella sentenza, la Camera dei ricorsi penali del TPF dà ragione a un imprenditore zurighese, che aveva contestato il non luogo a procedere deciso da Bänziger. Nel 1985 la ditta dell'imprenditore aveva fornito una ventina di timer alla Libia. Proprio uno di questi sarebbe stato utilizzato per far esplodere la bomba sul Boeing della Pan Am secondo quanto emerso al processo in Scozia, cominciato nel maggio 2000 e conclusosi il 31 gennaio 2001 con la condanna all'ergastolo di un uomo dei servizi segreti libici. L'imprenditore zurighese ha però sempre affermato che il frammento del congegno trovato fra i rottami non proveniva dagli apparecchi forniti dalla sua azienda. Dopo il successo del ricorso dell'imprenditore zurighese a Bellinzona, si dovrà cercare un nuovo procuratore straordinario che riesamini la denuncia.

Red.MM/ATS/RG/Swing

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