Gli svizzeri nel 2015 saranno chiamati a lavorare di più. E ciò al di là di tutte le differenze cantonali e comunali derivanti dal federalismo. A causa dei giorni festivi che cadranno durante il weekend (Primo agosto, Assunzione e Santo Stefano) il prossimo anno si dovrà restare sul luogo di occupazione 2-3 giorni in più rispetto al 2013 e al 2014.
Nelle città di Berna e Aarau, ad esempio, vi saranno 254 feriali (già dedotte le feste cantonali). Quasi un record. A Ginevra e Friburgo saranno invece 252. Ma ancor di più si lavorerà a Neuchâtel e a Herisau dove di giorni di congedo ne sono previsti solo sette. Il cantone in cui si trascorrerà meno giornate sul posto di lavoro sarà il Ticino.
Un numero maggiore di giorni feriali in Svizzera non si tradurrà però in un aumento proporzionale della produzione. A rilevarlo è Bruno Parnisari, capo settore congiuntura della Segreteria di Stato all’economia (SECO), sottolineando che l’economia svizzera, in gran parte, dipende dal settore dei servizi e che i giorni di libero portano beneficio agli affari del turismo.
Diem/ATS
Giorni festivi, record del Ticino
Nessun altro cantone svizzero ha una legislazione che prevede tanti festivi parificati alla domenica (Capodanno, Epifania, Lunedì di Pasqua, Ascensione, Festa nazionale, Assunzione, Ognissanti, Natale e Santo Stefano) e di giorni di riposo ufficiale (San Giuseppe, Primo maggio, Lunedì di Pentecoste, Corpus Domini, Santi Pietro e Paolo e Immacolata) quanto quella ticinese.
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