Svizzera

Un punto di IVA per l'AVS

Sì degli Stati all'innalzamento dell’imposta sul valore aggiunto per garantire le rendite

  • 16 settembre 2015, 12:27
  • 7 giugno 2023, 12:48
Dopo gli Stati, il dossier passerà al nazionale

Il Consiglio degli Stati ha approvato – 29 voti contro 11 e 4 astenuti – l’aumento dell’1% dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), per garantire il finanziamento dell’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS). La decisione, che entrerà in vigore a tappe dal 2018, è stata presa durante l'esame del progetto “Previdenza per la vecchiaia 2020”.

Il Consiglio federale proponeva da parte sua un innalzamento dell’1,5% entro il 2030. La misura si inserisce in un pacchetto che mira a coprire un fabbisogno supplementare per l’AVS stimato a 8,3 miliardi di franchi entro i prossimi 15 anni.

La Camera alta aveva già deciso di innalzare da 64 a 65 anni l’età pensionabile per le donne, di introdurre il pensionamento flessibile tra 62 e 70 anni, di diminuire dal 6,8% al 6,0% il tasso di conversione per le rendite della cassa pensione, di ridurre la deduzione di coordinamento, di aumentare i prelievi sui salari e di alzare di 70 franchi le rendite AVS.

Il dossier passa ora al Nazionale. Trattandosi di una modifica costituzionale, l’ultima parola spetterà al popolo.

I Consiglieri agli Stati hanno infine approvato l'insieme del progetto con 28 voti contro 5.

ATS/ludoC

Dal Tg12.30:

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