"I documenti segreti rivelano che il gigante bancario HSBC ha fatto affari con trafficanti di diamanti "insanguinati" e di armi - finite nelle mani dei bambini-soldato africani -, portaborse di dittatori e altri criminali internazionali". Inizia così l'atto d'accusa dell'International Consortium of Investigative Journalist (ICIJ), contro la banca britannica HSBC, secondo gruppo bancario mondiale e la sua filiale elvetica HSBC Private Bank.
L'inchiesta del network di giornalismo investigativo con sede a Washington è partita dai dati sottratti da Hervé Falciani a HSBC Private Bank nel 2008 e ha permesso di scoprire che finanziatori di organizzazioni terroristiche e uomini politici sarebbero stati "incoraggiati" dal comitato esecutivo di HSBC a nascondere meglio il loro denaro al riparo di strutture offshore, in genere con base a Panama o nelle isole Vergini britanniche.
Tra i nomi delle 106mila persone citate nel rapporto ci sono anche quelli di Selim Alguadis, uomo d'affari turco sospettato di aver fornito componenti elettronici per il progetto delle armi atomiche libiche, Gennady Timchenko, miliardario "vicino" al presidente russo Vladimir Putin e finito nella black list delle sanzioni dirette contro le persone coinvolte nella destabilizzazione dell'Ucraina, Frantz Merceron, presunto portaborse dell'ultimo presidente haitiano Jean Claude "Baby Doc" Duvalier, accusato di aver fatto sparire 900 milioni di dollari prima di abbandonare il suo paese, Rami Makhlouf, cugino del presidente siriano Bashar al Assad.
M.Ang./Red. MM