Se un aggressore esce di prigione, perché ha scontato la pena, beneficia di un congedo o evade, la vittima deve esserne informata. Lo prevede la revisione di legge approvata giovedì dal Consiglio degli Stati.
Il dossier ritorna al Nazionale per le divergenze. In particolare, la Camera alta prevede un'eccezione "in caso di interesse preponderante del condannato", mentre quella dei cantoni escludeva solo il caso in cui quest'ultimo fosse stato esposto a "un serio pericolo" di vendetta.
La norma in vigore attualmente contempla il diritto all'informazione solo durante la procedura di penale e non durante l'esecuzione della pena. La sua estensione non sarà automatica ma implicherà un'esplicita richiesta scritta da parte della vittima, delle persone a lei vicine o di eventuali testimoni che sono stati minacciati. C'è infatti anche chi, coinvolto in un reato, preferisce non venire a sapere più nulla dell'autore.
pon/ATS
RG 18.30 11.09.2014 La corrispondenza di Johnny Canonica