La Corte di appello di Bologna ha confermato oggi, martedì, la condanna a cinque mesi di reclusione per un commercialista ticinese nell'ambito del maxi-processo di mafia Aemilia.
Originario di Wetzikon ed ex dirigente del Lugano Calcio, il professionista era già stato condannato in primo grado per reimpiego e frode fiscale, mentre era stato assolto dall'aggravante di aver agevolato le cosche mafiose.
Secondo i giudici, il professionista ha gestito la contabilità delle cosiddette "cartiere", ovvero società fittizie con sede a Lugano, utilizzate dalla criminalità organizzata per disperdere la tracciabilità dei movimenti e frodare il fisco italiano.
Il suo nome di era balzato agli onori delle cronache nel 2010 per il clamoroso arresto eseguito dagli agenti dell'FBI all'aeroporto JFK di New York su richiesta della Direzione distrettuale antimafia dell'Emilia-Romagna.
eb