La 17enne del Locarnese finita sotto processo in Italia con l'accusa di concorso morale nel delitto di Albino - in cui una 19enne disabile fu uccisa a coltellate - non tornerà in carcere.
Il delitto è stato compiuto materialmente dall'amante 27enne della giovane e marito della vittima, per il quale ieri è stata proposta una pena di 30 anni di reclusione. Il tribunale penale dei minori di Brescia ha stabilito invece che alla giovane ticinese va revocata l'ordinanza della custodia cautelare in carcere, in virtù del fatto che prende puntualmente parte al programma previsto nella struttura protetta del comasco, in cui è stata inserita assieme al figlio avuto dalla relazione con il 27enne marocchino.
CSI/CaL