Ticino e Grigioni

Bellinzona, ritorno al... Medioevo

Prima mondiale il 13 novembre, a Castellinaria, con il documentario "La spada nella Rocca", che rievoca la storia della città

  • 8 novembre 2021, 18:59
  • 10 giugno 2023, 15:47
02:44

CSI 18.00 del 08.11.21 Il servizio di Laura Dick

RSI Info 08.11.2021, 18:33

  • RSI
Di: CSI/M. Ang. 

Castellinaria, la rassegna del cinema giovane, prenderà il via il 13 novembre all'Espocentro di Bellinzona, con una prima mondiale: "La spada nella Rocca", un documentario di questo evento annuale che rievoca la storia medievale della città. Il Festival manterrà anche la sua modalità in streaming e per la sua 34esima edizione punta anche agli eventi, declinando la sua attività principale, quella della mediazione culturale.

Castellinaria riparte dunque con energia e innovazione. E lo fa proponendo non solo film, ma anche attività ed eventi. Una delle novità di quest'anno è il progetto Castelli-in-europe. Un evento soprattutto rivolto a docenti e mediatori culturali. "L'idea è capire il ruolo dei festival e di tutti gli attori che lavorano con e per i ragazzi per introdurli al mondo digitale e dell'immagine", spiega Cristiana Giaccardi, direttrice operativa del Festival.

A questa tavola rotonda, prevista il 17 novembre, ci saranno quattro tra i più importanti Festival che si occupano di mediazione culturale in Europa. Questo progetto è infatti scaturito dall'osservazione, in più Paesi, di un cambiamento: quello dettato dalla digitalizzazione. Sempre più ragazzi guardano film su piattaforme digitali, meno al cinema. "Vogliamo che i ragazzi tornino in sala. apriremo la discussione per capire in che direzione andare", spiega Cristiana Giaccardi. "Mediazione culturale è offrire ai ragazzi, nella loro misura, realtà che non andrebbero a scoprire da soli".

Nel programma c'è già qualche soluzione di come portare il cinema a scuola e viceversa, sottolinea Giancarlo Zappoli, direttore artistico di Castellinaria. E per quanto riguarda il programma nel dettaglio i titoli in cartellone sono 35, tra corti e lungometraggi, con forte presenza del cinema svizzero e in particolare locale, sottolinea Zappoli.

Un programma, quindi, ricco di temi, che affronterà non solo l'integrazione, ma anche la migrazione, la condizione femminile o la sostenibilità ambientale. Il tutto terminerà il 20 novembre.

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