All’indomani delle preoccupazioni espresse dal presidente della Regione Lombardia circa l’introduzione, da parte ticinese, dell’obbligo per frontalieri e dimoranti di produrre estratto del casellario giudiziale e certificato dei carichi pendenti, il consigliere di Stato Norman Gobbi, al microfono di Daniela Giannini, illustra la posizione ticinese.
Il problema esiste da ambo le parti del confine. Da parte nostra, precisa Gobbi, si tratta di gestire un fenomeno che ha messo sotto pressione la mano d’opera indigena. Dall’altra parte del confine il fenomeno è nato dalla debolezza dell’economia lombarda in questi ultimi anni.
Come aveva anticipato negli scorsi giorni Norman Gobbi era intenzionato a incontrare Roberto Maroni. L’auspicio del direttore delle Istituzioni è quello di far capire alla Regione Lombardia che la misura ticinese è stata introdotta per ovviare al numero crescente di persone che chiedono un permesso B o di frontaliere pur avendo a carico precedenti penali talvolta anche molto gravi. La richiesta dell’estratto del casellario giudiziario, per Gobbi, è quindi una possibile soluzione per ovviare ai problemi di sicurezza del cantone.
Red.MM/CSI/Swing
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