Sono partiti alle 5.00 del mattino da Riazzino, dal deposito della Sabesa, alla volta dell’Abruzzo. Dieci amici. Un bilico con due frese. Un secondo camion con un’altra fresa. Ed alcuni veicoli leggeri con del materiale. Detto fatto, insomma.
Li attendono tra 9 ed 11 ore di viaggio fino a Castelli, un paesino isolato dal mondo alle pendici del Gran Sasso, a 700 chilometri dal Ticino.
Spazzaneve ticinesi verso l'Abruzzo - di Rescue Media
rescue media 21.01.2017, 11:32
“Dobbiamo liberare il paese, aprendo una strada di 45 chilometri con tre metri di neve”, spiega Danilo Cau, che coordinerà la spedizione dal Ticino. “Ma alcuni mezzi potranno anche essere dirottati su altri paesini vicini”, aggiunge. “Certo - prosegue - la neve la conosciamo bene. Ma ci muoveremo su strade mai percorse, che oltretutto non hanno segnaletica. Ed il grande problema, l’imprevedibile, saranno le scosse di assestamento del terremoto. Non sarà facile...”.
C’è pure chi voleva partire venerdì, ma le questioni burocratiche - in particolare i permessi - hanno ritardato di circa una giornata il convoglio della solidarietà. Dunque l’avventura è iniziata stamane all’alba. La data del ritorno in Ticino non è invece ancora stata stabilita.
Joe Pieracci
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