La popolazione dei cervi e dei camosci è in aumento in tutta la Svizzera causando gravi danni a tutto il patrimonio forestale, non così sul massiccio del Calanda (GR). Il branco di lupi sta infatti "controllando" la crescita degli ungulati salvando così il ringiovanimento naturale del bosco. Si stima che il grande predatore, insediatosi nell'area del massiccio a cavallo tra Grigioni e Glarona nel 2011, abbia predato circa 300 animali selvatici all'anno.
"Chi punta il dito contro i lupi dovrebbe avere più comprensione, capire che questo animale salvaguarda le foreste – ha dichiarato il guardiacaccia Reto Hefti –. Meno cervi vuol dire meno piante rovinate. In questo modo i boschi hanno modo di non invecchiare, andando magari a scomparire". Inoltre il grande predatore preserva anche le coltivazioni dei contadini.
Solo in Ticino nel 2016, per esempio, il Cantone ha elargito risarcimenti, dovuti ai danni causati dagli animali selvatici alle colture agricole, che si aggiravano attorno ai 765'000 franchi.
I danni degli ungulati in Ticino
ATS/MABO