Un fondo d'investimento sudcoreano, già attivo nel settore immobiliare, si è fatto avanti attraverso un intermediario ticinese, manifestando il suo interesse per l'acquisto del LAC, il nuovo centro culturale di Lugano. Se l'operazione andasse in porto, lo affitterebbe poi alla città, che verrebbe lasciata libera nella gestione. I contatti sono solo agli inizi, esplorativi, ma il Municipio sta vagliando la proposta. L'acquirente sembra essere credibile, come confermato da Marco Borradori, anche se "l'elemento andrà ancora approfondito". "Bisognerà in ogni caso passare davanti al Consiglio comunale", ha aggiunto il sindaco, e gli interessati sono già stati informati che "un concorso pubblico sarà imprescindibile".
L'Esecutivo non esclude la cessione, non solo per le finanze non floride del comune, ma anche per la possibilità di liberare risorse per la gestione della struttura e per altri progetti.
Nomina contestata
Sollecitato sulla polemica in corso riguardo alla nomina della nuova responsabile eventi del LAC, Borradori non si è sbilanciato: "Valutazioni sono in corso", ha affermato. Difficile dire se la decisione del Municipio, che ha seguito le indicazioni della commissione di valutazione, possa essere ribaltata, ma "per rispetto degli altri 141 candidati l'iter verrà rivisto".
CSI/pon
Dal Quotidiano
17.01.2015: Offerta coreana per il Lac . A otto mesi dall'inaugurazione del Centro culturale di Lugano si fa avanti un fondo sudcoreano che cerca investimenti immobiliari in Europa