"Io sto con Tsipras"

"Sono appena tornato dalla Grecia, si respirava un clima di disorientamento e di confusione, ma pure un clima intimidatorio, non solo da parte delle istituzioni europee, ma anche da parte di coloro che hanno governato il paese nel passato trascinandolo in questa situazione".

Stavros Rantas è stato per dieci anni presidente della
comunità ellenica del Canton Ticino. Ci spiega che sono circa 250-300 le persone affiliate alla società (compresi anche i simpatizzanti). Circa 150 si trovano in questo periodo in patria, anche per votare domenica per il
referendum organizzato dal Governo, siccome non è possibile esprimere la propria preferenza attraverso i consolati.

Qual è la sua posizione rispetto alla domanda fatta da Tsipras, è per il sì o per il no?

"Sono per il no*, perché ho vissuto tutti questi anni come presidente della comunità ellenica e dalle mie conoscenze sulla Grecia ho vissuto in prima persona questa grande crisi umanitaria. L’Europa ha cercato di “correggere” la Grecia, ma in verità mi sembra che la stia punendo. La Grecia ora sta pagando oltre i suoi demeriti che sicuramente sono tanti".

Come comunità ellenica invece, siete più vicini a Tsipras o più critici?

"Penso che la maggioranza appoggi le azioni del Governo. Poi ci saranno persone che hanno paura, e che la pensano diversamente. Bisogna dire che ultimamente vi è stata una forte campagna per fare paura alla popolazione. I sostenitori del sì hanno presentato questo appuntamento elettorale come se il popolo ellenico dovesse scegliere fra stare in Europa o uscire… ma non è così. Questo referendum non è per o contro l’Europa. Il 74% dei greci è per rimanere in Europa. E’ una risposta a una proposta di programma che hanno presentato le istituzioni europee".

Che interessi hanno in Grecia le persone che vivono qui in Ticino?

I greci che vivono qui, prima di tutto, prima degli interessi econonomici, sono stati colpiti nel loro orgoglio nazionale, nella loro dignità. Il greco, quando viene colpito su questi punti, nella sua grande voglia di democrazia, può pure andare contro i suoi interessi. I nostri concittadini non credo che abbiano conti bancari, qualcuno ha la casa oppure si reca nel paese in vacanza”.

*I cittadini ellenici sono chiamati a esprimesi a favore o contro la proposta presentata ad Atene dai creditori internazionali. Proposta che, ora non è più valida, dopo che le istituzioni creditizie l'hanno ritirata in seguito alla decisione di Tsipras di indire il referendum.

Alessandra Spataro

Anatomia della crisi greca

Il nostro dossier: Passione greca

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RG 12.30 del 04.07.15 - Il reportage dell'inviata Anna Valenti

Dal TG12.30:

04.07.2015: In piazza per il sì e il no