Il Consiglio di Stato ha incaricato il DFE di procedere ad una consultazione su una modifica della legge tributaria cantonale che punta a concedere la possibilità ai comuni di prelevare un’imposta sulle residenze secondarie non destinate a scopi turistici.
La modifica di legge permetterà di ridurre il fenomeno dei letti freddi e compensare, anche se parzialmente, la diminuzione di tutta una serie di entrate fiscali riconducibili al blocco delle nuove costruzioni a seguito dell’accettazione popolare dell’iniziativa Weber nel 2012.
Al fine di tenere debitamente conto della realtà cantonale nella quale, accanto alla presenza di residenze secondarie con una chiara impronta commerciale e potenzialmente turistica vi sono anche rustici riattati o case ereditate ubicate in zone discoste e turisticamente poco sfruttabili, il DFE e il Governo hanno optato per l’introduzione di una norma potestativa in modo da lasciare i comuni liberi di scegliere se introdurre o meno la tassa (stabilendo unicamente un limite massimo fissato al 2‰ del valore di stima ufficiale).
redMM
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