Il Municipio di Locarno deve ingoiare un boccone amaro servitogli dallo Stato italiano. Roma ha messo all’asta il comparto composto dall’ex vice Consolato, dall’ex Casa d’Italia e da Villa Igea: una decisione che di fatto esclude dai giochi la città che aveva messo gli occhi su quelle proprietà affacciate su Piazza Fontana Pedrazzini per insediarvi varie associazioni culturali costrette a lasciare a lasciare lo stabile delle ex scuole che ospiterà il Palacinema.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno tramite un annuncio di vendita dello Stato italiano riguardante l'ex Casa d'Italia di Bellinzona (sul mercato senza successo dal 2008) e i tre immobili di Locarno. Uno smacco vero e proprio per Locarno, come conferma alla RSI il municipale Davide Giovannacci. Gli ultimi contatti risalgono a qualche mese fa. Poi la città ne ha saputo più nulla fino alla comunicazione dell’asta.
Ad aumentare la delusione il fatto che il prezzo di partenza è molto più basso di quanto richiesto all'inizio delle trattative con il comune. Allora si parlava di 20 milioni. Oggi per i 3 immobili (vincolati in attesa di decidere se faranno parte della lista dei beni culturali protetti) Roma ha fissato un piede d'asta di 4,7 milioni.
Diem/CSI
Dal Quotidiano
CSI 18.00 del 25/03/2014: il servizio di Giorgio Roggiani
RSI Info 25.03.2015, 19:02
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