Marco Marenco, l'ex patron della Borsalino, arrestato lo scorso aprile a Lugano per il crack da 3,5 miliardi di euro di numerose società del settore energetico, è stato estradato giovedì verso l'Italia. L'imprenditore è stato preso in consegna dalla Guardia di finanza e si trova ora nel carcere di Asti.
Marenco è accusato di una lunga serie di reati, tra cui bancarotta fraudolenta, truffa ed evasione fiscale. L'inchiesta, coordinata dalla procura astigiana, è scattata in seguito alle verifiche eseguite dal Nucleo antifrode delle dogane italiane nei confronti delle sue società.
Il manager, domiciliato a Lugano da 8 anni, era rinchiuso da 5 mesi nel penitenziario della Farera. Potrebbe essere condannato a 20 anni di carcere.
ats/ZZ