“Ero a caccia sul fondovalle, perché in alto c’era nebbia. Mi trovavo in un bosco di faggi. Ad un certo punto ho visto una bestia avvicinarsi. Non sapevo cosa fosse. Ho aspettato un momento e l’animale è entrato in un piccolo avvallamento, poi è uscito e me lo sono trovato davanti. Io pensavo fosse un cinghiale o un cervo. Ed invece a 20 metri, davanti a me, c’era un orso”.
Mattia Duca, giovane selvicoltore di Roveredo, ci racconta con queste parole venerdì il suo incontro ravvicinato con un orso avvenuto giovedì in Val Roggiasca, sopra il paese. “A quel punto - continua - non sapevo cosa fare, se buttare il fucile e scattargli una foto oppure no, ma in pochi secondi è scomparso. Allora mi sono allontanato: non sapevo come comportarmi, ma è stato bello, molto bello” (l'intervista completa nel servizio del Quotidiano allegato).
L’impronta dell’orso mesolcinese è stata fotografata ed è chiara, ci conferma Nicola De Tann dell’Ufficio dei guardiacaccia della Mesolcina. L'animale non ha il collare e dovrebbe pesare circa 80-100 chili e potrebbe essere quello che è stato avvistato in Val Chiavenna qualche settimana fa.
Joe Pieracci
Il quotidiano del 04.09.2015: A tu per tu con l'orso in Mesolcina