Un account - già eliminato per le proteste - con pesanti insulti al presidente del Consiglio di Stato ticinese Manuele Bertoli è stato attivato sabato sera sulle pagine della rete sociale Facebook.
L'anonimo autore del gesto invita il ministro a "suicidarsi" e lo apostrofa con epiteti quali “deficiente”, “miserabile”, “incompetente” e “pro pedofili nelle scuole”.
L'account attivato sabato
Le reazioni degli utenti che hanno lasciato i loro commenti – pochi, vista il breve lasso di tempo trascorso dalla messa on line - sono tutte di sdegno mentre i "mi piace" hanno raggiunto la trentina di click.
Il discorso del 1. agosto dell'ex presidente socialista, in cui auspicava, tra le altre cose, il ritorno alle urne sulle relazioni tra Svizzera e UE dopo il voto del 9 febbraio, aveva causato forti reazioni da parte di alcuni personaggi di spicco della politica ticinese.
La pagina è stata cancellata domenica mattina verso le 11 dall'amministrazione del social network dopo diverse segnalazioni degli utenti.
"Comportamento infantile"
Il consigliere di Stato, ai microfoni del RG, ha detto di "non essere toccato minimamente da questi attacchi perché realizzati in forma anonima e da persone che non hanno argomenti. E quando le persone non hanno argomenti si ricorre agli insulti". Un comportamento, quest'ultimo, giudicato infantile dal presidente del Governo. Eventuali azioni legali nei confronti dell'autore saranno valutate nelle prossime ore.
Red MM/ab
RG 12.30 del 3.8.2014 La reazione di Manuele Bertoli e il commento del capo del dipartimento informazione della RSI Reto Ceschi