Il futuro della Regio Insubrica, che naviga in acque non tranquille da anni e da tempo è in cerca di una nuova identità, appare sempre più in forse. L’assemblea che avrebbe dovuto tenersi il 25 giugno a Mendrisio è stata annullata. Il motivo? Il mancato pagamento da parte italiana delle quote annuali.
A rilevare il retroscena è laRegione Ticino facendo riferimento a una lettera inviata a tutte le istituzioni facenti parte della comunità di lavoro italo-svizzera dal segretario della Regio: Giampiero Gianella. Il cancelliere dello Stato ipotizza che, se le quote saranno onorate prossimamente, l’assemblea - chiamata anche a eleggere il nuovo presidente - sarà riconvocata in autunno.
Il problema, da quanto si capisce, è che le province italiane, dopo la riforma dello scorso anno, di risorse da destinare alla Regio non ne hanno. A gennaio il governatore della Lombardia Roberto Maroni aveva promesso che si sarebbe fatto carico delle quote (circa 90'000 euro) di Como, Lecco e Varese. I soldi da Milano però non sono mai arrivati. Così come non sono arrivati quelli di Novara e VCO che, da parte loro, si sono rivolti alla Regione Piemonte.
Diem
Per saperne di più: sito web regioinsubrica.org