Ticino e Grigioni

Resta l'immunità parlamentare

Il Gran Consiglio ticinese respinge l'iniziativa parlamentare di Quadranti che ne chiedeva l'abolizione

  • 14 febbraio 2017, 16:27
  • 23 novembre, 06:46
Gran Consiglio ticinese

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  • ©Ti-Press

Il Parlamento ticinese ha bocciato, con 59 voti favorevoli contro 10 e due astenuti, la proposta, contenuta nell'iniziativa parlamentare di Matteo Quadranti, di abolire l'immunità parlamentare.

Matteo Quadranti (PLR), firmatario dell'iniziativa parlamentare e sostenitore del rapporto di minoranza, ha ribadito nel corso del dibattito la sua convinzione sulla necessità di abolire l’immunità parlamentare. "Tutti noi dovremmo essere considerati uguali ai cittadini e quindi, come loro, non beneficiare di alcuna agevolazione", ha ricordato nel corso del suo intervento.

“Respingiamo questa iniziativa poiché l’immunità attuale è già revocabile e riguarda solo alcuni aspetti della vita politica, ben limitati”, ha invece ricordato dal canto suo Sabrina Gendotti (PPD), relatrice del rapporto di maggioranza, contraria alla revoca dell’immunità. “Si tratta di un’immunità relativa, indispensabile per poter tutelare la libertà di espressione dei deputati, che grazie a questo strumento sono in grado di esprimersi liberamente, senza il pericolo di essere puniti per i loro pensieri”.

Giorgio Galusero (PLR), relatore del rapporto di minoranza, ha sostenuto: "Perché solo poche persone hanno la possibilità, coperti dall'immunità di poter, diffamare qualcuno? Questo è un privilegio che deve essere cancellato, poiché tutti devono essere responsabili delle proprie azioni e dichiarazioni".

bin

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