Un contingente costituito da agenti di altri cantoni potrebbe essere impiegato a fianco della polizia ticinese e schierato alla frontiera sud a partire dalla prossima estate, per far fronte al previsto aumento del flusso di migranti. È questa l'idea a cui stanno lavorando i direttori dei dipartimenti di giustizia e polizia insieme ai comandanti dei vari corpi.
Le guardie di confine sono infatti "sotto pressione e sottodotate a livello di effettivo", ha detto il consigliere di Stato Norman Gobbi ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana, che lamenta come le autorità federali non vogliano riconoscere questa situazione di difficoltà, tanto che la proposta di schierare la polizia militare è stata congelata, come ha fatto sapere Ueli Maurer.
Le discussioni sono state avviate da alcune settimane, "c'è interesse a mantenere sicura la frontiera perché ne beneficerebbero tutti", ha detto Gobbi. Ci vorrà però ancora l'avallo di un organo politico. L'impiego di agenzie di sicurezza, ipotizzato da Maurer, "è da respingere al mittente" secondo il capo del DI, "perché si tratta di un ambito chiaramente di sovranità dello Stato".
CSI/pon
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