In Ticino i cittadini sono un po' meno sensibili al tema ambientale rispetto ai "cugini" grigionesi. I cittadini, infatti, hanno rifiutato gli ecoincentivi per promuovere la mobilità sostenibile. I "no" sono stati poco più del 67%. Con questa decisione, la popolazione ha quindi affossato il progetto del Governo e di gran parte del Gran Consiglio, di sostenere l'acquisto e l'utilizzo di veicoli efficienti, oltre a un maggior sviluppo della rete di rifornimento (elettricità e gas"). Contro tale proposta i movimenti giovanili PLR e UDC avevano promosso un referendum sottoscritto da oltre 13'000 persone.
Sergio Savoia raggiante
Situazione differente per quanto riguarda l'iniziativa costituzionale elaborata "
Salviamo il lavoro in Ticino", lanciata dai Verdi nel 2013. I "si" sono stati oltre il 54%. In un
comunicato, il Governo ticinese prende atto della "preoccupazione" espressa dai cittadini per la salute del mercato del lavoro, e ribadisce che "l'attuazione dei nuovi dettami costituzionali non sarà semplice".
Sui temi federali pollice verso dei ticinesi alla revisione della legge radio-tivù, con i “no” al 53%. Sugli altri temi, “sì” è stato espresso alla diagnosi preimpianto (60%) e "no" alle iniziative popolari sulle borse di studio (71%) e sull'imposta di successione (73%). L'affluenza alle urne è stata del 42%.
Ticino: qui tutti i dati definitivi
Le fusioni piacciono, non ovunque
I ticinesi sembrano essere più propensi alle aggregazioni rispetto al passato. Nel corso della votazione consultiva che si è tenuta domenica per il "matrimonio" tra Faido e Sobrio, infatti, la maggior parte delle persone che si sono recate alle urne ha detto "sì". I voti favorevoli sono stati 656, quelli contrari 304. La partecipazione è stata del 46,5%.
"Sì", seppur di misura, è stato espresso pure per l'aggregazione di Aranno, Bioggio e Cademario. I voti favorevoli sono stati 797, quelli contrari 735. A favore si sono espressi i cittadini di Aranno e Cademario, contrari quelli di Bioggio dove i "no" sono stati il 74,1%. Il voto negativo, ricorda il Dipartimento delle istituzioni ticinese in una nota, compromette il progetto aggregativo. La partecipazione è stata del 62,1%.
A livello locale il referendum contro la decisione del Consiglio comunale di Cureglia di concedere un credito di 1,2 milioni di franchi per l’acquisto di Casa Balmelli, nel nucleo, non è stato sostenuto. I voti favorevoli sono stati 320, quelli contrari 295. Confermata, quindi, la decisione del Legislativo per l’acquisto.
Mobilità "pulita"
Grigionesi più "verdi"
Nei Grigioni il carbone è stato "bandito". La gran parte dei votanti, infatti, ha ribadito il concetto che il cantone non dovrà mai più sostenere, né direttamente né indirettamente, la realizzazione di centrali energetiche a carbone come è stato il caso a Saline Joniche tramite Repower. Con l'80,89% voti contrari, infatti, i grigionesi hanno approvato il nuovo articolo 83 a che recita: "Il Cantone non partecipa in società che effettuano investimenti in centrali a carbone. Nei limiti delle proprie possibilità giuridiche e politiche, il Cantone provvede affinché le società con partecipazione del Cantone rinuncino a investimenti in centrali a carbone".
Sui temi federali, i grigionesi hanno approvato la revisione della legge radio-tivù, con i “si” al 50,85%. Sugli altri temi, “sì” è stato espresso anche alla diagnosi preimpianto (53,87%). “No”, invece, sulle iniziative popolari sulle borse di studio (77,23%) e sull'imposta di successione (76,02%). La partecipazione al voto è stata del 37,16% degli aventi diritto.
A Poschiavo i cittadini hanno approvato l'aumento dell'imposta sugli immobili che passerà dall'1 all’1,6 per mille, ciò che porterà nelle casse del comune 410’000 franchi supplementari all'anno. In Bregaglia, invece, i votanti hanno confermato quanto avevano alle urne già deciso in ambito di Assemblea comunale: l'abbandono del Consiglio scolastico eletto dal popolo a favore di una commissione scolastica nominata dal Municipio e presieduta da un membro dell'esecutivo comunale.
bin