Salari minimi al voto

Si scaldano i motori per il voto sull'iniziativa "Salviamo il lavoro in Ticino" promossa dai Verdi e sostenuta anche da socialisti insieme a vari esponenti di Lega, Montagna viva e del mondo accademico. Il testo, che sarà sottoposto al giudizio popolare il 14 giugno, chiede l'introduzione di un salario minimo obbligatorio nei settori non regolati da un contratto collettivo, da calcolare in base ad una percentuale del settore mediano nazionale.

Il comitato a sostegno dell'iniziativa si presenta, quindi, ribadendo con forza la necessità di una soglia sotto la quale non è possibile andare, che dovrebbe essere di almeno 3'600 franchi. Questo anche perché, secondo il comitato, 11'000 persone in Ticino guadagnano uno stipendio lordo inferiore a 3'100 franchi.

"Non sarà semplice applicare il salario minimo se i ticinesi votassero sì. Ma le trattative verranno poi, ora è importante dare un segnale forte", è il messaggio ultimo dei promotori. Il Governo ha già comunque bocciato la proposta, convinto che questa misura toccherebbe solo il 4% dei lavoratori residenti, e preferendo puntare piuttosto sui contratti normali di lavoro.

RedMM/CSI

Dal Quotidiano:

20.05.2015: "Salviamo il lavoro in Ticino!"

CSI 18.00 del 20.05.2015 - Il servizio di Francesca Calcagno