Ticino e Grigioni

Torna il sereno sulle cave

Sindacati e datori di lavoro verso un'intesa per la sottoscrizione di nuovo CCL

  • 19 marzo 2016, 08:29
  • 7 giugno 2023, 18:31
02:57

Intesa ritrovata nel settore delle cave di granito ticinesi - Lino Bini

RSI Info 19.03.2016, 06:22

Il settore del granito e delle pietre naturali in Ticino non ha più un contrato collettivo di lavoro che tuteli operai e aziende dal primo gennaio 2012. Dopo quattro anni di vuoto contrattuale, tensioni e scioperi, le parti sembrano finalmente aver ritrovato quel dialogo, auspicato da molti, in grado di portare verso un’intesa. Sindacati e alcune principali ditte attive a sud delle Alpi hanno così raggiunto, nelle scorse settimane, una bozza di accordo per la sottoscrizione di un nuovo CCL. Il patto, che sarà ora sottoposto a tutte le aziende del ramo, ha ottenuto l’avallo anche dalle autorità cantonali.

Si tratta di una convenzione importante che riporta serenità in un settore molto rilevante, soprattutto nelle valli ticinesi”, commenta soddisfatto Paolo Locatelli, sindacalista OCST. Soddisfazione è espressa pure da Luca Dotti, uno tra i cavisti promotori delle trattative, secondo cui: “Quella elaborata è una proposta di peso, che porta chiarezza nell’estrazione del granito e che permette alle aziende di guardare al futuro con più ottimismo, poiché consente loro di tornare a prender parte alle gare d’appalto a livello cantonale”.

L’intesa raggiunta, in grandi linee, ricalca quella abbandonata nel 2011 e, come detto, è stata inoltrata a tutte le aziende attive in Ticino . “Nonostante alcuni pareri contrari, abbiamo già avuto una buona adesione”, ricorda ancora Dotti, che aggiunge: “Il nostro obiettivo è ora quello di creare una nuova associazione mantello entro la fine di giugno - lo scorso mese di dicembre è stata sciolta l'associazione padronale di categoria AIGT – e considerare vincolante il nuovo CCL”.

Lino Bini

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