Una lingua di ghiaccio sulla quale pattinare e attorno al quale svagarsi e divertirsi. È questo che vuole realizzare il progetto Sviluppo Piana Ambrì Piotta che mira a valorizzare l’area dell’ex aerodromo. Oggi è utilizzata soprattutto come parcheggio, per i corsi di scuola guida e per il carnevale estivo. In futuro potrebbe essere il motore di una nuova vocazione per l’intera regione.
L'architetto Marco Giussani illustra alla RSI la sua iniziativa
L’idea dell’architetto Marco Giussani di Suisse Projects, presentata di recente al Municipio di Quinto, non prevede nuove costruzioni. Ma la creazione di un tappeto ghiacciato di 10'000 metri quadrati, lungo un chilometro, per gli amanti di pattinaggio, hockey e curling. A fargli da corona vaste superfici espositive. Riunendo in un sol luogo, vicino alla futura Valascia, svago, sport, cultura, animazione, per 100 giorni all’anno potrebbe essere la vetrina turistica dell’Alta Leventina attirando anche altre iniziative.
Tra prudenza e entusiasmo l’idea ha incassato il consenso di attori locali, associazioni sportive e organizzazioni turistiche. Inoltre, assicurano i progettisti, la visione saprà catalizzare l'interesse imprenditoriale e ha già attirato alcuni investitori. Persone interessate a concretizzare un’idea declinabile in più varianti con un costo tra i 3,5 e i 4,3 milioni.
Diem/Quot
Mosca batte tutti
Il sogno di Ambrì di ospitare la più grande pista del ghiaccio del mondo con i suoi 10'000 metri quadrati è durato poco. Proprio oggi, venerdì, a Mosca ne è stata inaugurata una con una superficie doppia rispetto a quella prevista in Alta Leventina. Nel parco Vdnkh possono pattinare contemporaneamente 4'500 persone. La pista, comprensiva di spazi per bambini, hockey e pattinatori "estremi", sarà illuminata su 5 mila metri quadrati.