Ticino e Grigioni

Un fascino immortale

I trasparenti di Mendrisio: i segreti del custode di un patrimonio prezioso ed esclusivo - Il reportage

  • 24 marzo 2016, 16:10
  • 7 giugno 2023, 18:40
06:47

I segreti dei trasparenti - di Alessandro Broggini

RSI Info 25.03.2016, 06:22

Piccole opere d’arte portate a braccio o enormi scene bibliche che sovrastano le strade del Borgo. Durante le processioni pasquali restano le uniche fonti di luce in quegli stessi vicoli dove da secoli generazioni di mendrisiensi hanno contribuito a tenere viva una tradizione, la loro tradizione. I trasparenti, come sottolineato più volte dalla Fondazione delle Processioni storiche di Mendrisio dal 2014 a questa parte, sono la componente che ha contribuito in modo sostanziale a fare la differenza per la candidatura dell’evento alla lista UNESCO del capitale umano da salvaguardare.

Il custode di un patrimonio

Jacopo Gilardi, restauratore, se ne prende cura da una trentina d'anni; ultima generazione di una famiglia che, i trasparenti, non li ha solo curati ma anche dipinti. "Quelli di Mendrisio sono un patrimonio unico al mondo – spiega Gilardi - anche se la presenza di fanali e lanterne è comune un po' ovunque sin dal medioevo. Il trasparente e la tecnica per dipingerlo diventano invece una vera e propria moda intorno al 1700. Ed è verso la fine di quel secolo che appaiono i primi anche a Mendrisio".

L'artista di Rovio

Il corpus delle opere che ancora oggi viene esibito nelle processioni durante la settimana di Pasqua è stato eseguito cerso il 1790 da Giovanni Battista Bagutti, pittore di Rovio le cui opere si trovano in diverse chiese del Mendrisiotto e del Luganese, su incarico di un frate servita del monastero di San Giovanni. "Hanno dato il via a una tradizione – commenta Gilardi – che si è poi perpetuata con artisti locali, dilettanti o di fama, che prosegue fortunatamente fino al giorno d’oggi. È, e bisogna pensarla, come una tradizione vivente: io sono un restauratore, ma è importante che la tradizione non si fermi qua".

Mendrisio quindi è custode di una rarità. Una straordinarietà che la distingue da altre manifestazioni simili che rivivono la passione del Cristo presenti nel mondo ma che, come fa notare lo stesso Gilardi nel reportage realizzato durante l’allestimento della vie del nucleo per la Pasqua, comporta oneri (e costi) che si fatica ancora ad accettare.

Guarda il reportage.

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