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Una Collina sempre più grande

C'è chi spera - dopo la fusione di Montagnola, Gentilino, Agra e Carabietta - che l'espansione continui

  • 5 marzo 2016, 08:44
  • 1 giugno 2023, 19:44

Collina d'Oro, dal passato rurale al futuro internazionale - di Camilla Luzzani

RSI 04.03.2016, 15:11

"In Collina d'Oro si sta bene, però una volta ci si conosceva tutti, mentre ora non si conosce più nessuno". Questo il pensiero condiviso dalla maggior parte dei protagonisti del nostro reportage in vista delle elezioni comunali di aprile.

Flavio Riva - che vive a Montagnola dall'età di 2 anni e ne è stato sindaco dal 1964 al 1988 - non è totalmente d'accordo: "È vero, il comune - prima con la fusione di Montagnola, Gentilino e Agra e poi con l'aggregazione di Carabietta - si è espanso e sempre più stranieri hanno scelto di venire a vivere qui, però non parlerei di perdita d'identità, perché un comune di 5'000 abitanti per me non può essere considerato grande e anzi spero che in futuro possano unirsi Grancia e Muzzano e, perché no, anche Sorengo".

Una Collina che è quindi passata da una vita all'insegna del mondo rurale a una di carattere molto più internazionale, con la Scuola Americana che ha aumentato i suoi possedimenti di anno in anno. "Un tempo si consegnava il latte a domicilio e, in inverno, la cala da neve era tirata dai buoi", sorride Riva. Ciò su cui però sembrano essere tutti d'accordo è che le risorse finanziarie non sono mai mancate.

A livello paesaggistico cos'è cambiato?

Il piano regolatore della Collina d’Oro - il primo intercomunale del Ticino - prevedeva insediamenti di tipo estensivo, vale a dire che lo sfruttamento del territorio era dello 0,3. Attorno al 1995 le cose sono cambiate e si è passati allo 0,5, ossia quasi al raddoppio delle possibilità edificatorie. "È stato un bene?", chiediamo a Riva. "Beh - risponde lui - molti dicono che questo ha sancito la rovina della Collina, ma per me siamo ancora a misura d'uomo".

Camilla Luzzani

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