L’Esecutivo di Chiasso ha rimandato a data da definire il voto sul referendum contro il TrenHotel, dopo una riunione, martedì, in cui doveva esprimersi anche sulla situazione paradossale creatasi intorno al credito per il progetto della cittadina legato ad Expo 2015, già votato dal Legislativo da Lega e PLR, e contro il quale è stato lanciato con successo un referendum da PPD, PS e Verdi e sul quale si era deciso di votare il 18 maggio.
La settimana scorsa, come noto, è stato lanciato un altro referendum, questa volta dalla Lega e a livello cantonale, contro il credito complessivo per il finanziamento dei progetti ticinesi legati all’Expo, tra i quali anche il TrenHotel, portando le sezioni locali di Lega e PLR a chiedere al Municipio, rispettivamente, di valutare l’annullamento del voto comunale o di riportare il dossier in Consiglio comunale. Entrambi hanno domandato il rinvio del voto cittadino, in attesa dell’esito di quello cantonale.
La risposta degli Enti locali
Elio Genazzi, direttore della Sezione cantonale Enti locali, spiega ai microfoni delle CSI che la Legge organica comunale “si limita a dire che la revoca di una risoluzione del Legislativo è possibile”. Bisogna però valutare se questo è fattibile anche in presenza di un referendum, la cui raccolta delle firme è già riuscita: “È un’incognita perché è una situazione che la legge non prevede”.
Il lancio del referendum cantonale pone poi il problema del finanziamento al progetto cittadino, sottolinea ancora Genazzi. “Spostare la data del voto comunale potrebbe essere una soluzione ma non risolve le questioni sollevate a Chiasso, dove si chiede addirittura di rinunciare al progetto che dovrebbe essere chiarita dal Consiglio comunale ma in un contesto molto più complesso del normale”.
CSI/Red MM
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Elio Genazzi nell'intervista di Luigi Frasa
RSI Info 22.04.2014, 19:40
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