Gli oscarini nazionali 2016

Ultimi articolo pubblicato: Il Quartz a Köpek

Come nel 2014 si va a Zurigo, città che si alterna con Ginevra nel celebrare il rito degli oscarini nazionali, per scoprire nella cerimonia dello Schiffbau i vincitori del Premio del cinema svizzero.

Il primo dato che tutti hanno evidenziato è che i due mattatori del box office svizzero stagionale, Heidi e Una campana per Ursli , sono stati snobbati dai votanti dell'Accademia e fanno la figura delle comparse.

A contendersi il Quartz per il miglior film saranno in effetti cinque film più piccoli e autoriali, che offrono un ventaglio tematico ampio e affrontano la narrazione cinematografica con stili diversissimi tra loro:

- il film collettivo Heimatland (firmato da dieci registi e passato in concorso a Locarno) usa nuvole in computer graphic per raccontare un ipotetico scenario apocalittico che sconvolge la Svizzera

- il polifonico Amateur Teens indaga la sessualità dei giovanissimi in una realtà urbana, tema simile a quello proposto con un focus su un solo personaggio da Nichts passiert.

- i romando La vanité mette a contatto un volto apprezzatissimo del cinema locale, Patrick Lapp, con l'icona almodovariana Carmen Maura, per una storia di tentata eutanasia

- lo svizzero-turco Köpek (il film che ha più nomination: cinque) vaga per Istanbul dando conto delle disgrazie di due bimbi, un cane, una donna, un transessuale, messi a confronto con una realtà machisticamente arretrata e violenta.

È un altro dato più o meno condiviso da tutti: la produzione elvetica si fa spesso onore più attraverso il cinema del reale che non attraverso la fiction.

I cinque titoli in lizza sono diversissimi tra loro e esplorano le origini, la musica, le guerre sporche del mondo ricco nel mondo povero, una fantasiosa conquista di spazi alieni: sono Als die Sonne vom Himmel fiel, Imagine waking up and all musica has disappeared, Dirty Gold War, Grozny Blues, Above and Below. Almeno due titoli sono degni della Wertmüller, ma i cinque pretendenti hanno tutti le carte in regola anche dal punto di vista formale/espressivo.

In tv venerdì 18 marzo alle 20 su RSI LA2 la diretta della cerimonia e a seguire una trasmissione in tre lingue con tre conduttrici - Cristina Trezzini, Monika Scherrer e Philippa De Roten - e tanti ospiti, tra cui il ministro della cultura Alain Berset e il premiato d'onore di quest'anno, il bellinzonese Renato Berta.

Alla radio approfondimenti sull'evento in Domani è un altro giorno e nell'Attualità culturale di Rete Due, in Ciak News di Rete Uno, in Strahollywood di Rete Tre, oltre naturalmente alle notizie negli spazi dell'Informazione.

Sul Web è questa in cui vi trovate la pagina che fa da collettore di notizie, articoli, interviste e immagini. Qui trovate lo streaming live (così come la possibilità di riguardare l'intera serata) e da qui si accede al gioco del cinema svizzero che mette in palio premi appetitosi per gli appassionati.

18 marzo ore 22 Il Quartz a Köpek

18 marzo ore 15 Ciccio è un maestro

18 marzo ore 13 Il cinema svizzero è al femminile?

18 marzo ore 8 Di sogni animati

17 marzo ore 15 Il Di Caprio rossocrociato?