Una settimana intera di proiezioni, incontri con ospiti, atelier con e per i ragazzi. In attesa dell’edizione del trentennale, Castellinaria 29 andrà agli archivi con i palmarès espressi dalle giurie 6-15 e 16-20, i premi del pubblico e tutte le altre menzioni.
Prima di conoscere gli esiti vogliamo soffermarci su cinque elementi (trattandosi di cinema la scelta citazionista è evidente) da mettere in evidenza, secondo il punto di vista di Chiara Fanetti, che per Rete Tre ha seguito quotidianamente e attentamente le attività dell’Espocentro di Bellinzona.
Da dove cominciamo?
“Sicuramente da uno dei momenti più allegri, il film del concorso 6-15 intitolato Sing Street. Un atto di amore per la musica. È stato bello vedere tanti ragazzini di oggi relazionarsi con le passioni musicali dei loro coetanei degli anni ’80. Quello che succede nel film è che per riuscire a conquistare una ragazza, il protagonista mette su una band disorganizzatissima e prova a tastare tutte le possibilità, dal dark alla new wave al punk. Colpo di fulmine!”
Qualche incontro speciale
“Come personaggio dell’edizione mi piace segnalare Goran Markovic, il protagonista del croato Sole alto (Concorso 16-20). Come primo ruolo principale in carriera ha avuto modo di interpretare ben tre personaggi diversi. Il film parla di tre coppie in tre decenni (1991-2001-2011), tutte confrontate con il dramma del conflitto nei Balcani. Markovic allo scoppio della guerra aveva sei anni e quando ne parla oggi risulta toccante. I ragazzini di oggi – dice – non hanno vissuto quel momento e hanno già ricominciato a parlare per stereotipi, come accadeva prima e durante quei drammatici anni”.
Momenti di entusiasmo dei ragazzi
“Il divertimento che hanno manifestato nel farsi truccare e nel truccare i compagni durante gli atelier della Crea FX dedicati agli effetti speciali. Divertentissimo vederli impersonare degli anziani, grazie alle maschere iperrealistiche che erano a disposizione, e andare in giro per l’Espocentro tentando di spaventare i compagni.”
Approfondimento su Castellinaria
Il Quotidiano 16.11.2016, 19:00
Castellinaria non è solo Espocentro
“In questo senso mi è piaciuto molto l’incontro tra i ragazzi delle scuole e il regista italiano Ivan Cotroneo al Forum di Bellinzona. C’era poco tempo, ma lui è riuscito a introdurre molto bene un film che parla di giovanissimi, delle difficoltà di crescere, soprattutto quando ci si sente un po’ diversi da tutti gli altri. Un bacio tratta tra le altre cose il bullismo e l'omofobia, ma è in prima istanza un manifesto del concetto di amicizia.”
Il quinto elemento: lo spirito di Castellinaria
“È sintetizzabile nelle due giurie principali. Vedere i ragazzi discutere animatamente di un film, di una trama, di un personaggio, l’entusiasmo con cui prendono sul serio il loro ruolo e la loro importanza di rappresentanti del pubblico, è semplicemente emozionante.”
MZ