La preoccupazione per le sorti della Terra ha fatto irruzione a Castellinaria. Il festival del cinema giovane di Bellinzona, che si concluderà sabato sera con la premiazione dei vincitori dei vari concorsi, ha infatti vissuto il suo ultimo venerdì all'insegna del verde.
È stato un "Green Friday" a tutto tondo, con il tema del rapporto tra uomo e natura che è stato approfondito da vari punti di vista. Una tavola rotonda pomeridiana ha visto confrontarsi sulla questione dei cambiamenti climatici e delle modalità con cui affrontarli il glaciologo Giovanni Kappenberger, il capo della sezione forestale Roland David, la curatrice artistica Adelina von Fürstenberg, il regista Silvio Soldini e due giovani rappresentanti del movimento "Sciopero per il clima", Dalia Elshater e Gaia Mombelli.
Una scena del film di Bettina Oberli con protagonista Emily Beecham
Altri spunti di riflessione per il pubblico nel corso della giornata sono inoltre giunti dalla proiezione di alcune pellicole legate alla questione. In mattinata Aïlo, un'avventura tra i ghiacci che narra le vicende di una giovane renne lappone (da non perdere secondo la recensione degli allievi della quarta C delle medie di Chiasso, che hanno seguito tutta la 32esima edizione). Nel tardo pomeriggio sul grande schermo dell'Espocentro è stato invece proposto Interdependence, un unico film composto da undici cortometraggi che esplorano la posizione dell'umanità rispetto alla natura, facendo riflettere sulle condizioni dell'ambiente: l'acqua inquinata dalla plastica, gli animali che si cibano nelle discariche, l'aria irrespirabile nelle città, la mancanza di alberi e la siccità che uccide.
CSI delle 18.00 del 22.11.19: le considerazioni di Silvio Soldini
RSI Info 22.11.2019, 19:09
I registi partecipanti al progetto, provenienti dai cinque continenti, sono stati scelti dall'ONG Art for The World, patrocinata dall'ONU e fondata da Adelina von Fürstenberg, per le loro qualità artistiche ed il loro impegno nell'affrontare aspetti del cambiamento climatico. Tra di loro anche la svizzera Bettina Oberli con Kingdom, nel quale una donna sopravvive su un pianeta post-apocalittico ponendosi in relazione con gli animali, e Silvio Soldini, che nel suo Olmo narra di un nonno e del suo nipotino che partono alla difficile ricerca di un vecchio albero nella periferia di una grande città come Milano.
"Credo che il cinema non debba solo informare, ma anche raccontare delle storie. Ci possono essere documentari apocalittici sul riscaldamento climatico e su quello a cui potremmo andare incontro, però c’è anche la poesia che confeziona il tutto”, ha dichiarato ai microfoni della RSI il regista italo-ticinese.
CSI delle 18.00 del 22.11.19: servizio di Alessandro Broggini sull'impegno dei giovani per il clima
RSI Info 22.11.2019, 19:08