Cultura e spettacoli

Musica immigrata clandestina

La band Soviet Soviet fermata a Seattle e rispedita in Italia dopo una notte in cella

  • 12.03.2017, 10:44
  • 23.11.2024, 06:28
I Soviet Soviet

I Soviet Soviet

  • FB@sovietsovietband

Il gruppo di alternative rock post-punk marchigiano Soviet Soviet è fermato all’entrata negli Stati Uniti e rispedito in Italia dopo alcune trascorse in arresto per immigrazione clandestina.

La disavventura della band è iniziata all’atterraggio a Seattle, prima tappa del loro tour di una decina di giorni negli USA con concerti anche a Long Beach, Los Angeles e Austin.

I tre musicisti dovevano esibirsi gratuitamente, ma non sono mai usciti dall’aeroporto. L'8 marzo si sono presentati ai controlli con i loro strumenti ma senza visto lavorativo. È quindi scattato il fermo, seguito da: 4 ore di interrogatorio e l’arresto.

Il trio ha cercato di spiegare ai funzionari che si sarebbe esibito a scopo promozionale, gratis, e che non intendeva cercare lavoro negli USA, ma non ha convinto nessuno. Dopo una notte in cella Alessandro Costantini (chitarra), Alessandro Ferri (batteria) ed Andrea Giometti (voce e basso) sono stati scortati all’entrata dell’aereo che li ha riportati alla terra d'origine. "Siamo stati trattati come criminali”, affermano in un comunicato i Soviet Soviet che un mese fa si sono esibiti a Ginevra.

Diem/ANSA

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