Piano jazz
Bourbon Street

Cantare il jazz

Dedicata alla vocalità odierna di Bourbon Street

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  • 14.2.2024
  • 43 min
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Di: Corrado Antonini

Una puntata interamente dedicata alla vocalità odierna di Bourbon Street. Quattro dischi nuovi e una ristampa. Dalla classicità dell’australiana Sarah McKenzie che nel suo sesto lavoro, Without you, pubblicato da poco, omaggia il Brasile di Tom Jobim e di Elis Regina, offrendosi nel contempo degli originali ispirati alla grande tradizione della bossa nova, alla sorpresa della catalana Lau Noah, la quale pubblica un bellissimo disco di duetti, A dos, dove dialoga con Chris Thile, Silvia Pérez Cruz, Jacob Collier, Jorge Drexler e Cécile McLorin Salvant in una vera e propria parata di stelle. Avremo poi la compositrice, violoncellista e cantante inglese Ayanna Witter-Johnson, protagonista di un ambizioso progetto intitolato Ocean floor che la vede al fianco del pianista Gwilym Simcock e dell’ensemble di percussionisti della London Symphony Orchestra. Diverso, ma non meno riuscito, il disco Oh mother della cantante canadese Andrea Superstein, interamente dedicato alle mamme. Chiuderemo poi con le registrazioni inedite realizzate da Chet Baker a Hilversum, in Olanda, nel 1979, per il programma radiofonico Nine O’Clock Jazz della KRO e pubblicate da poco. Un doppio disco a tiratura limitata che è un’assoluta perla e che ci regala un Chet Baker in forma smagliante. Enrico Bettinello, nel consueto inserto settimanale, ci parlerà infine dell’altosassofonista inglese Mike Osborne.

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