Ci sono luoghi che conosciamo pur non essendoci mai stati. È una delle magie del cinema. New York, Parigi, Roma, Venezia e tante altre città fanno parte dell’immaginario cinematografico. Non solo sfondo, ma vere e proprie protagoniste delle storie raccontate sul grande schermo, capaci d’influenzare atmosfera, trama e personaggi.
Attraverso le loro strade, quartieri e architetture, le città diventano specchi delle società e delle identità rappresentate nei film. Al contempo, il cinema contribuisce a plasmare l’immaginario collettivo di questi luoghi, influenzando la nostra percezione, la nostra memoria urbana. Un legame fra cinema e città che è all’origine di un ciclo virtuoso d’ispirazione, riflessione e rappresentazione che arricchisce entrambi i mondi.
Inoltre, da sempre, il cinema ha una straordinaria influenza sulla promozione dei luoghi. Le location utilizzate nei film diventano attrazioni turistiche. Non a caso, soprattutto negli ultimi decenni, attraverso l’istituzione di film commission, diverse città e regioni – anche nella Svizzera italiana – hanno cercato di attirare le produzioni cinematografiche per promuovere il turismo e l’economia locale.
Fra gli altri, ospiti di Charlot, il giornalista, saggista e critico cinematografico Oscar Iarussi autore del saggio Andare per i luoghi del cinema (Il Mulino, 2017); il giornalista e responsabile sviluppo e innovazione RSI Lorenzo Buccella autore del libro Locarno on/Locarno off. Storia e storie del Film Festival (Edizioni Casagrande, 2022); lo scrittore e sceneggiatore Mario Mucciarelli autore della raccolta di racconti Lumière Lumière. La vera storia dell’invenzione del cinema e altre amenità (Sagoma, 2024) e infine Lisa Barzaghi e Lola Rossier figure cardine, dal punto di vista operativo, della Ticino Film Commission.
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