musica ferroviaria
Doppio Diesis

Musica ferroviaria (5./5)

Le origini del rapporto tra il jazz e la ferrovia

  • Imago Images
  • 9.2.2024
  • 45 min
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Di: Paolo Prato

L’impatto della ferrovia non riguardò solamente gli aspetti più visibili come la velocità nello spostarsi da un luogo all’altro, la mutazione del territorio, i benefici sull’economia e molto altro. La ferrovia introdusse anche suoni nuovi, rumori e ritmi mai sentiti prima, che avrebbero modificato sensibilmente il paesaggio sonoro di città e campagne, influenzando compositori, autori di canzoni, musicisti di ogni epoca e genere. Nelle parole di Robert Murray Schafer «Il fischio, il campanello, il lento sbuffare della macchina alla partenza, che accelera di colpo con il mettersi in moto delle ruote, per poi rallentare nuovamente, le improvvise esplosioni del vapore che fuoriesce, il cigolio delle ruote, il ticchettio, delle carrozze, il rumore dei binari, il lungo botto ­- thwack - contro il finestrino quando s’incrocia un altro treno che va nella direzione opposta... tutti questi rumori rimangono nella memoria». In questa seconda serie dedicata al suono dei treni passiamo da musiche celebrative alle canzoncine del music-hall, dalla railroad music americana all’universo pop-rock-soul, dai cantautori al jazz, incrociando epoche e continenti in un viaggio d’altri tempi all’insegna della musica ferroviaria. 

Scaletta musicale:

Duke Ellington, Take the “A” Train
Ella Fitzgerald & Duke Ellington, Take the “A” Train 
Duke Ellington, Build That Railroad
Jimmy Forrest, Night Train
James Brown, Night Train   
Glenn Miller, Slow Freight Train
John Coltrane, Song Of The Underground Railroad

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