Filosofia

Essere immortali

di Michela Daghini

28 maggio 2019, 13:35

Markus Krienke

Ti-Press

"Comprendere la vita. Pensare morte e immortalità oggi", è il titolo del volume edito da ETS che riflette su alcuni dei temi che hanno attraversato la filosofia da sempre. In una serie di saggi il testo vuole evidenziare come l’interrogarsi sulla morte sia una parte essenziale della ricerca del senso della vita, e perciò ne fa parte. La tesi è che la morte stessa acquisisce senso unicamente con la dimensione dell’immortalità. L’approccio interdisciplinare voluto nell’affrontare il tema unisce le prospettive della filosofia tra la sapienza antica e lo spirito moderno, le convinzioni bibliche e le elaborazioni letterarie, aggiungendo uno sguardo psicanalitico.

Ne parliamo con il curatore del libro, il filosofo e teologo Markus Krienke, professore ordinario di Filosofia moderna ed Etica sociale presso la Facoltà di Teologia di Lugano, dove dirige la Cattedra Antonio Rosmini.

Per un approfondimento sul tema segnaliamo, di Max Scheler, Il dolore, la morte, l’immortalità, a cura di Armido Rizzi, pubblicato da Elle Di Ci; di Michele F. Sciacca, "Morte e immortalità" (Opere complete, 9), per Marzorati, e di G. Scherer, "Il problema della morte nella filosofia", trad. italiana di G. Sansonetti [Giornale di teologia, 235], Queriniana; G. Greshake, "Vita più forte della morte. Sulla speranza cristiana", a cura di G. Francesconi, Queriniana; e ancora, "Morte e immortalità", di X. Tilliette, cenni per una metafisica della morte come sconfinamento dell'io, in una raccolta di saggi inediti a cura di G. Sansonetti, per le edizioni Morcelliana.

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