Il giardino di Albert

La scienza del radioso avvenire

di Clara Caverzasio

  • 05.10.2017, 13:35

IL GIARDINO DI ALBERT
Giovedì 05 ottobre 2017 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 30 settembre alle 18:00

Nel ’35 risuona come un mantra l’affermazione di Stalin “Vivere è diventato più bello, compagni, vivere è diventato più allegro." Si incita all’Azione per costruire il Radioso avvenire. Un avvenire cui contribuirono in modo significativo gli scienziati che proprio per questo fin dai primi decenni del ‘900, godettero in URSS di un grande prestigio, accompagnato da enormi investimenti nella ricerca. I risultati non mancarono: dal volo Mosca - San Diego per la rotta polare nel 1937 alla costruzione, con il lavoro dei deportati, dei canali Volga-Don e Baltico Mar Bianco; dalla faraonica metropolitana moscovita al programma atomico, al livello altissimo della matematica e della fisica. Per non parlare del “radioso” e straordinario capitolo della conquista dello spazio, iniziata ufficialmente il 4 ottobre 1957 con il primo satellite artificiale, lo Sputnik 1 che segna l’inizio della guerra fredda tra URSS e USA. Una guerra tecnologica senza esclusioni di colpi, che vide l’URSS almeno fino al ‘63 inanellare una serie incredibile di successi.

Di questo e di molto altro ancora si parlerà nel Giardino di giovedì 05 ottobre 2017 con il fisico Ettore Fiorini, ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica e docente all’Università di Milano-Bicocca, che ebbe modo di conoscere di prima mano la ricerca scientifica in URSS (dove è stato anche premiato per le sue ricerche) grazie anche all'amicizia con Bruno Pontecorvo, uno dei mitici ragazzi di Via Panisperna, che si trasferì volontariamente in URSS nel 1950; e con Marco D’Eramo, fisico di formazione, sociologo, saggista e giornalista, che ci illustrerà la grande scienza sovietica in tutti i suoi risvolti, dal condizionamento ideologico della biologia al mediocre livello tecnologico dei generi di consumo.

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