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Gaza, ebrei e dintorni. I tormenti di Moni Ovadia

Rete Due, venerdì 25 luglio, 09:00

  • 25 luglio 2014, 02:00
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Moni Ovadia

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Venerdì 25 luglio 2014 alle 09:00
Replica alle 22:35

Attore, regista, capocomico, cantante, saltimbanco. Nato in Bulgaria nel 1946 ma Milanese d’adozione, ebreo cosmopolita che sembra trarre linfa, idee, forza dalla capacità di conciliare la sua tradizione sia sefardita sia yiddish con l’apertura a culture disparate, tra cui in primis quelle legate al retaggio mitteleuropeo, Moni Ovadia è un artista che sa divertire e che porta al tempo stesso costantemente lo sguardo sui drammi del mondo contemporaneo. “Il mondo è scemo” (Oylem Golem) è il titolo di uno dei suoi primi spettacoli di grande successo: un il mondo odierno sembra sfuggire a quei valori umanistici, di tolleranza e ironia, di cui secondo Ovadia la tradizione ebraica è portatrice. Come alcuni (e sempre meno numerosi) intellettuali ebraici, Salomone “Moni” Ovadia è un acerrimo critico della politica israeliana: e oggi di fronte alla tragedia che si consuma a Gaza ribadisce, senza mezzi termini, la sua condanna ai bombardamenti ordinati dal governo dello Stato ebraico schierandosi a fianco della popolazione palestinese di Gaza. Posizione critica che sposa da anni e che lo ha allontanato dalla comunità ebraica di Milano. Così come altri ebrei che dissentono dalla politica di Israele, Ovadia deve fare i conti con critiche, isolamento e con il profondo tormento di chi si trova nella posizione di dover scegliere, come scriveva lo scrittore Albert Camus a proposito della guerra d’Algeria, tra la propria madre e la giustizia.

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Gaza, ebrei e dintorni. I tormenti di Moni Ovadia

Laser 25.07.2014, 11:32

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