LASER
Lunedì 23 giugno 2014 alle 09:00
Replica alle 22:35
Il Mont Vully, tra i laghi di Morat, Neuchâtel e Bienne, abitato già duemila anni orsono dagli Elvezi, che ha assunto un’importanza strategica in varie epoche storiche, allo scoppio della prima guerra mondiale è il luogo ideale per arginare un’eventuale offensiva della Francia attraverso il Giura o l’Altipiano. Qui, a partire dal mese di settembre 1914 sedicimila soldati di milizia costruiscono un sistema difensivo costituito da trincee, feritoie, posti di vedetta, depositi per munizioni, postazioni per mitragliatrici e cannoni. Nel centenario della Grande Guerra ci guida alla scoperta di questo monumento storico di importanza nazionale, testimonianza preziosa degli anni ’14-’18, l’architetto Maurice Lovisa, attualmente a capo del servizio dei monumenti e siti del Canton Ginevra, tra i maggiori specialisti di fortificazioni militari in Svizzera, autore con Silvio Keller, dell’Inventario dei monumenti militari della Confederazione.
Brigitte Schwarz