LASER
Lunedì 06 febbraio 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35
In uno studio di Savosa, capita di sentire le voci di alcuni personaggi della tivù o del cinema: cane Peo, Antony Hopkins, gli esserini, Vegeta di Dragon Ball, SpongeBob, Barney Stinson, Marshall Eriksen,… e non da ultimo anche chi con voce soave ci dà le indicazioni stradali.
L’Italia ha una lunga tradizione di doppiaggio, il tutto ha inizio nel 1932 sotto la spinta del regime fascista che per controllare il contenuto e promuovere la cultura italiana spinge su questo fronte.
Ancora oggi, l’Italia è una delle nazioni che più utilizza il doppiaggio, e vanta grandi artisti in questo settore.
Dietro a una voce si nasconde tanto lavoro, preparazione, talento e savoir-faire e non da ultimo: l’anima del personaggio.