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Non solo marmo...

Il progetto di recupero e valorizzazione delle cave di Arzo, importante spiaggia del Giurassico, di Clara Caverzasio

  • 17 febbraio 2016, 10:00
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Mercoledì 17 febbraio 2016 alle 09:00
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Non solo marmo...

Laser 17.02.2016, 10:00

Il marmo di Arzo, splendida pietra dalle caratteristiche venature rossastre, frastagliate di bianco e grigio, per secoli ha riempito le chiese europee e non solo, soprattutto tra '600 e '700: dal Duomo di Milano a San Pietro in Roma, alle chiese di San Pietroburgo. Un'attività che tra alti e bassi arriva fino agli inizi di questo secolo, quando nel 2009 la famiglia Rossi, ultima a svolgere da sei generazioni l'attività di estrazione e lavorazione del marmo, si trova costretta a chiudere la ditta. Ma nel 2011 il Patriziato di Arzo, proprietario delle cave, acquista gli edifici utilizzati per la lavorazione del marmo, facendosi promotore di un progetto di recupero e di valorizzazione, affidato all'architetto Enrico Sassi. Sarà lui a farci da guida, in questo reportage realizzato da Clara Caverzasio, in un sito che si rivela subito ben più di una semplice cava di marmo: al di là della suggestiva bellezza del luogo, le cave di Arzo rappresentano anche un santuario per geologi e paleontologi e un luogo di pregio per i naturalisti; l'area non a caso è inserita nel perimetro UNESCO del Monte San Giorgio. Ecco perché il progetto non si limiterà a mettere in valore un interessante patrimonio storico con interventi di recupero e di ristrutturazione museale e didattica dei luoghi in cui si estraeva e lavorava il marmo, ma rivalorizzerà anche l'aspetto naturalistico e geologico dell'area; offrendo al contempo uno spazio pubblico di nuova generazione, grazie alla sistemazione del grande e spettacolare anfiteatro naturale dove si potranno organizzare eventi pubblici.

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