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Trento, Trieste, Ticino: conflitti di confine alla vigilia della grande guerra

Rete Due, mercoledì 25 giugno 2014, 09:00

  • 25 giugno 2014, 13:25
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L'Italia nei sogni dell'Irredentisti

  • Wikipedia

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Mercoledì 25 giugno 2014 alle 09:00
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Erano le tre T della “belle époque”, le tre terre da redimere e da incorporare nella gran madre Italia. Trento e Trieste, due città appartenenti all’impero austro-ungarico; il Ticino, dai primi del Cinquecento inserito prima come territorio soggetto e poi come repubblica nel consesso federale elvetico. La battaglia per la riconquista delle prime due città fu al centro delle piazze interventiste fino all’ingresso dell’Italia in guerra nel maggio del 1915. Meno successo ebbe invece l’azione degli irredentisti ticinesi e grigioni-italiani. Berna non era Vienna, e il sistema di potere austro-ungarico non era quello elvetico, fondato sul federalismo e sul bilanciamento dei poteri comunali, cantonali e nazionali. Gli irredentisti ebbero perciò scarsa fortuna, sul piano politico. Sul piano linguistico e culturale, tuttavia, ebbero il merito di avviare un dibattito sul grado di italianità del cantone, sulla sua “anima”, sulla sua collocazione spirituale nella composita famiglia confederale. Una discussione condotta soprattutto da Giuseppe Prezzolini e Francesco Chiesa.
Orazio Martinetti

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