Dopo il primo calice non è più il palato ma l’anima, l’organo degustante. Leandro Pozzi continua il percorso di associazione tra brani musicali ed esperienze enologiche. Apri la bottiglia, versa, ammira: ai sensi si apre una costellazione di bouquet, struttura e arrangiamento molto simili a quelli che la musica dischiude all’ascoltatore.
E dopo il secondo calice, è lecito diventar sentimentali.
Scaletta musicale:
Sault – Masterpiece
Makaya McCraven – So Ubuji
Oren Ambarchi – I
oh Bummer! – The right Thing
Jenny Hval – Conceptual romance
Leandro Pozzi è nato per caso dalla parte benestante del globo, apprezza il canto di Bacco, è un viaggiatore esigente ma soddisfatto e vive intensamente le più varie espressioni della creazione musicale. È architetto per formazione, passione e mestiere, ora capo progetto edilizia pubblica per la Città di Lugano.
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