20 anni sono trascorsi dalla scomparsa di Giovanni Raboni, intellettuale dalla personalità poliedrica tra i più interessanti del panorama culturale del Novecento. Milanese di origine, vissuto tra il 1932 e il 2004, che fece di Milano il centro della sua opera. Poeta, critico letterario, giornalista, scrittore, esponente della “generazione degli anni Trenta”, ma anche grande appassionato e profondo conoscitore di musica. Nel ventennale della scomparsa, appunto, a rendergli omaggio e mantenerne vivo il ricordo, lo scorso 22 marzo, un incontro dal titolo “da Monteverdi a Guarnieri - Ritratto in musica di Giovanni Raboni”. Il Ridotto dei palchi del Teatro alla Scala “Arturo Toscanini” è divenuto così luogo in cui ripercorrerne le gesta. Ma anche occasione in cui abbiamo avuto modo di tracciarne un esaustivo ritratto insieme ai tre relatori presenti, tre indiscussi protagonisti della storia della musica dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri: il compositore Adriano Guarnieri, il compositore e critico musicale Giacomo Manzoni e il musicologo e critico musicale Paolo Petazzi.