Giovanni Giacomo Gastoldi
Quilisma

Nel cuore di Napoli con le Villanelle

Per un periodo divenne una delle forme musicali più famose in Italia

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  • 25.2.2024
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Di: Giovanni Conti

Nata a Napoli sulla fine del sec. XV a Villanella è una forma di poesia musicale popolare e semi-popolare, fu propriamente la canzone napoletana fino ai primi del sec. XVII. Si ricollega per le sue origini a poesie popolari napoletane più antiche, di cui riproduce il metro. La lingua caratteristica della Villanella era il dialetto napoletano, ma se ne composero anche nella lingua letteraria e in un linguaggio ibrido misto di letterario e dialettale, quale si vede in altre composizioni del tempo. Naturalmente cantava soprattutto l’amore in tutti i suoi aspetti e nei suoi vari motivi, ed era accompagnata da melodie composte da musicisti, di cui non di rado ci sono arrivati i nomi. Per merito della musica le Villanelle ebbero una gran diffusione fuori di Napoli per tutta Italia, varcarono pure le Alpi e furono musicate anche da stranieri.

I musicisti che maggiormente si segnalarono nella produzione di questo genere furono, tra gli altri, Baldassarre Donati, Giovanni Gastoldi, Filippo Azzaiolo. Fuori d’Italia la Villanella fu coltivata e diffusa da Orlando di Lasso.

Verso la fine del sec. XVI la villanella si trasformò nella canzonetta, modellandosi sul tipo strumentale di un’aria di danza: saggi perfetti ne diedero Orazio Vecchi e Claudio Monteverdi. A tal genere si riallacciano pure i Balletti del già citato Giovanni Gastoldi, largamente imitati in tutta Europa.

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