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Rubik

La finanza “impact” contro la povertà

L’esperienza di Nomadic Minds in Mongolia

  • Courtesy: Francesco Cracolici
  • 21.4.2024
  • 10 min
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  • Scienze umane e sociali
Di: Alessandro Chiara

Come si combatte la povertà? La domanda è tutt’altro che utopica, visto che le Nazioni Unite hanno messo l’eradicazione della povertà al primo posto nella lista dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030. Se l’è posta, nel corso della sua carriera, anche Clayton Christensen, un accademico sui generis: missionario mormone in Corea del Sud tra il 1971 e il 1973, professore alla Harvard Business School e padre di un filone del pensiero strategico che va sotto l’espressione di “innovazione dirompente”. 

Fu questa la sua intuizione: la povertà può essere contrastata attraverso lo sviluppo tecnologico e il sostegno alle startup. L’ha fatta propria un giovane imprenditore di Palermo che, dopo aver creato due startup («una andata bene, l’altra così così») decise di fare del capitalismo di ventura nella sua versione “impact” la sua ragione di vita, investendo in decine di Paesi in via di sviluppo. 

Francesco Cracolici, fondatore di Nomadic Minds, è l’ospite della seconda puntata di Rubik. 

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