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La pandemia, i cambiamenti climatici e le emergenze ambientali, i movimenti sociali come Black Live Matter e MeToo, il dibattito sulla decolonizzazione, la crisi economica, i conflitti e le disuguaglianze sociali; i grandi problemi che attraversano la società contemporanea richiedono anche ai musei di ripensare la propria identità e funzione. Sempre meno spazi neutrali, le istituzioni museali sono sempre più luoghi dove si ascolta e si agisce. La transizione a museo “utile” e attivista presuppone un cambiamento radicale che include nuovi modelli di gestione e nuove pratiche, fondate sul coinvolgimento e sulla responsabilizzazione dei cittadini. Altrimenti il rischio è quello di cadere nella retorica della bellezza terapeutica e nel paternalismo. Perché è urgente cambiare rotta e ridefinire la legittimità dei musei? Quali sono i valori che il museo “necessario” dovrebbe promuovere per diventare strumento di cambiamento sociale? Quali gli ostacoli a questa radicale trasformazione dei musei?
Per parlarne Voci dipinte ospita le museologhe Simona Bodo e Anna Chiara Cimoli.
Per la mostra della settimana saremo al Masi di Lugano, dove è in corso un’esposizione dedicata al grande fotografo svizzero Ernst Scheidegger – che raccoglie oltre un centinaio di immagini, divise in due nuclei: gli scatti giovanili inediti e una selezione dei suoi celebri ritratti d’artista. Vi proporremo l’intervista alla curatrice Taisse Grandi Venturi.
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